Natura
Natura, genericamente, è tutto quanto non è stato realizzato dall’uomo, le cose come sono o sarebbero senza il suo intervento. Deriva dalla radice latina gna (‘generazione’), da cuinasci (‘venire ad essere per generazione’). Anche il corrispondente greco, physis (?????), deriva da phyo, ‘genero’. La forma originaria della parola veniva usata per indicare, infatti, il principio che genera e dà origine le cose. Passò poi ad indicare l’insieme delle cose.
Il rapporto tra la natura e l’uomo è stato indagato fin dalle origini della filosofia occidentale. Già Aristotele ha distinto la realtà naturale (che non dipende dall’uomo e dalla sua tecnica) da quella artificiale. In questo rapporto, un decisivo salto di qualità avviene con la rivoluzione industriale. Prima della fine del ‘700 l’uomo, nonostante avesse prodotto già notevoli modificazioni sull’ambiente, si inseriva pienamente nei cicli naturali. Da allora, invece, lo sviluppo tecnologico ha portato una crescita enorme dell’uso di risorse non rinnovabili, dello sfruttamento del territorio, della produzione di rifiuti, nella creazione di sostanze di sintesi non riciclabili dai processi naturali. L’uomo diventa così uno dei principali responsabili delle alterazioni dell’ambiente. Parallelamente, lacultura occidentale prende coscienza dei guasti arrecati alla natura: nasce l’ecologia. Portata a battesimo dal biologo tedesco Ernst Haeckel nel 1866, l’ecologia (dal greco: ?????, oikos, ‘casa’ o anche ‘ambiente’; e ?????, logos, ‘discorso’ o ‘studio’) è la branca della biologia che studia la biosfera, cioè la porzione della Terra in cui è presente la vita, e le relazioni tra gli organismi viventi e l’ambiente.