Impianto Irigom Taranto
Energie Rinnovabili
Parte da Taranto l’innovazione del riciclo
Legambiente Puglia e Legambiente Taranto plaudono all’idea progettuale di Irigom
In occasione della Goletta Verde 2021, Legambiente Puglia ha sviluppato le proposte per il Just Transition Fund per Taranto. In quell’occasione aveva lanciato l’idea di realizzare un distretto dell’innovazione green e una giusta transizione ecologica. In particolare si chiedeva la previsione di impianti per il riciclo, per la selezione e la valorizzazione dei rifiuti.
Proprio su questo solco, nella giornata di giovedì 21 aprile il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, il vice presidente di Legambiente, Edoardo Zanchini, l’Amministratore Delegato di Irigom, Stefano Montanaro, il presidente di Legambiente Puglia, Ruggero Ronzulli, la direttrice di Legambiente Puglia, Daniela Salzedo, e la presidente del circolo di Legambiente Taranto, Lunetta Franco, hanno visitato RV, l’innovativo impianto di trattamento dei rifiuti di Irigom, inaugurato solo poche settimane fa, assistendo al lavoro dei tecnici e degli operai.
Un impianto con tre linee di trattamento, unico in tutto il Sud Italia, capace di recuperare e trattare più di 150.000 tonnellate rifiuti all’anno e soprattutto in grado di riutilizzare il 100% dei rifiuti senza scartare (e mandare in discarica come normalmente avviene) neanche un pezzetto di materiale. Si tratta dell’impianto di trattamento rifiuti e riciclo di Irigom, da oltre quindici anni azienda specializzata nel recupero di materie prime dagli pneumatici fuori uso (PFU), all’interno della zona industriale di Taranto. Per Legambiente questa si tratta di un’opera fondamentale per la città di Taranto e l’intera regione. Grazie alla propensione dell’azienda al rispetto dell’ambiente e, conseguentemente, della salute della società Irigom e Legambiente hanno stretto una partnership in occasione di "Festambiente Puglia", l'evento organizzato dalla stessa Legambiente in programma dal 13 giugno al 16 luglio attraverso un tour della regione.
È particolarmente apprezzato l’impianto non solo perché è stata scelta Taranto per la sua installazione, portando dunque già una scelta dall’alto valore simbolico, ma perché ogni aspetto del lavoro porta in sé sostenibilità e rispetto dell’ambiente. Nel tour all’interno dell’azienda si è potuto assistere, ad esempio, al recupero delle acque di lavaggio dei rifiuti e con le tecnologie investite in questo progetto i rifiuti, finalmente, diventano una vera risorsa per la comunità intera, essendo in grado di recuperare quasi la totalità delle plastiche. Inoltre, nella medesima visione aziendale ad impatto zero, l’impianto potrà contare sulla copertura totale degli edifici con pannelli fotovoltaici.
L’impianto è dotato di una moderna tecnologia di selezione delle materie attraverso sensori affidabili e innovativi, che consentono il rilevamento eccezionale di materiali e dunque una resa ottimizzata del prodotto. La capacità di trattamento è di 150mila tonnellate all’anno e ha una capacità di stoccaggio istantaneo di circa 10mila tonnellate. Il nuovo impianto ha tre linee di trattamento: selezione raccolte differenziate e produzione di materiale per la valorizzazione attraverso i processi di CSS e CSS-C nei cementifici, lavaggio e rigenerazione delle plastiche e trattamento R.A.E.E. (fotovoltaico). Proprio quest’ultimo è l’aspetto più innovativo dell’impianto attraverso il recupero di tutti i materiali che compongono i pannelli fotovoltaici. Esistono solo quattro impianti simili in tutta Italia e quello di Taranto è l’unico del Mezzogiorno. Prima di questo, infatti, nessun impianto era in grado di effettuare un recupero materico del 100%, andando normalmente a scartare i materiali di difficile recupero o pulizia e destinandoli così alle discariche.
Ufficio stampa Legambiente Puglia
Andrea Dammacco 3475450655