Ecotassa per lo smaltimento in discarica
Legambiente in V Commissione consiliare: «L’ennesima rimodulazione dell’ecotassa porterà all’apertura di nuove discariche. Si agevolino economicamente solo i Comuni ricicloni e quelle amministrazioni che negli ultimi mesi hanno avviato il porta a porta raggiungendo il 65%»
«Siamo contrari a qualunque ennesima ipotesi di rimodulazione dell’aliquota di ecotassa, fatta eccezione per quei Comuni che negli ultimi mesi hanno avviato il porta a porta raggiungendo l’obiettivo di legge nazionale del 65%. La proposta di legge in discussione sarebbe un premio per i Comuni inadempienti e incentiverebbe inoltre l’apertura di nuove discariche in una regione che, a causa del basso costo medio di conferimento, pari a 60€/t, ha visto tra il 2011 e il 2013 aumentare dell’8% lo smaltimento in discarica dei rifiuti urbani, passato dal 59% al 67% (dato Ispra)».
È questo il commento di Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia a margine dell’audizione sulla proposta di legge avanzata nel corso della seduta di V Commissione consiliare permanente della Regione Puglia.
«La penalizzazione economica dello smaltimento in discarica - continua Tarantini - può contribuire non poco a far salire la percentuale di raccolta differenziata, la cui media regionale oggi è ferma al 27%, con soli 30 Comuni virtuosi e oltre 200 che non raggiungono nemmeno la soglia del 40%. È singolare come la politica da una parte voglia evitare, attraverso la proroga o la rimodulazione dell’ecotassa, che l’aumento dei costi di smaltimento possa incidere sui cittadini, dall’altra invece non riesca da anni a chiudere il ciclo dei rifiuti in Puglia con la costruzione dei necessari impianti per trattare l’organico differenziato a costi più bassi rispetto ad oggi».
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