Regionale 8

Regionale 8

Al Salento privato dei suoi spazi non resta che un’ennesima strada

Legambiente Puglia: «La Regionale 8 rappresenta una minaccia non solo per gli ulivi monumentali del Salento ma anche perché ignora un principio di tutela delle superfici che dovrebbe essere una priorità per la nostra esclusiva regione»

 

caterpillar contro ulivo

È drastica la posizione di Legambiente Puglia sulla realizzazione in Salento della Regionale 8, la strada Lecce-San Foca via Vernole. «La costruzione della Regionale 8 – dichiarano Francesco Tarantini e Maurizio Manna, rispettivamente presidente e direttore di Legambiente Puglia -   rappresenta una minaccia non solo per gli ulivi monumentali ma anche perché ignora un principio prioritario per la nostra esclusiva regione che è la tutela delle superfici. A causa delle innumerevoli proposte di nuove infrastrutture – in molti casi inutili perché seguono percorsi già esistenti che andrebbero solo adeguati e migliorati – il Salento sta perdendo visibilmente suolo. Invece di recuperarlo nell’ottica di una valorizzazione delle risorse a nostra disposizione si concedono autorizzazioni a doppiare e triplicare tracciati già esistenti, figli di anacronistici progetti».

Secondo Legambiente vige una consuetudine per cui domina il concetto del ‘collegare tutto a tutti’, a prescindere dagli elementi naturalistici esistenti e ignorando migliaia e migliaia di alberi, per la gran parte di ulivi, campi e aziende agricole. Senza contare che la presenza e le attività di molte realtà produttive locali rappresentano pure una fonte di ecoturismo per la Puglia. Basti pensare che il 13% dei turisti, che godono di una ‘vacanza natura’, fra le attività possibili opta proprio per la riscoperta delle tradizioni mentre l’enogastronomia raggiunge addirittura il 19% fra le scelte degli italiani (dati 9^ Rapporto Ecotur). 

«Se non avviene un cambio di rotta serio – aggiungono Tarantini e Manna - di questo passo il Salento sarà distrutto geologicamente. È necessaria un’azione coerente anche da parte delle istituzioni che devono seguire un’unica direzione in tema di tutela del suolo e del paesaggio. A che serve tutelare gli ulivi quando invece il problema è ben più grande? Il terreno risulta sempre più carente e la Regionale 8, progetto che risale a circa 30 anni fa, rappresenta uno scempio che contribuisce a peggiorare l’attuale stato delle cose». 

Per dire no alla cantierizzazione di nuove devastanti strade nel Salento anche Legambiente Puglia firma la petizione ‘Basta strade inutili, salviamo la terra del Salento’, lanciata dal periodico ‘Quisalento’ e a cui hanno già aderito molti volti noti del mondo della cultura. 

«Alla luce della crescita culturale avvenuta in questo ultimo decennio da parte della comunità pugliese che ha anche incentrato il suo sviluppo turistico sulle risorse paesaggistiche – concludono Tarantini e Manna  ?  sarebbe opportuno ripensare a come valorizzare le aree di pregio come il Salento, tutelando un territorio che attraverso le sue peculiarità racconta una parte della storia e della cultura della Puglia.

 

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