Presenza cinghiali in Puglia

Legambiente: «Servono interventi di prevenzione e di contenimento sistematici in tutto il territorio regionale e continuativi nel tempo in sinergia con tutti gli organi individuati dalla legge per arginare il problema»

Emergenza cinghiali

Anche Legambiente Puglia ha partecipato all’incontro promosso dall’Assessore regionale all’Agricoltura Leo Di Gioia sul fenomeno della presenza dei cinghiali nelle aree agricole e protette  della Puglia nonché in prossimità dei centri abitati.

Nel corso della riunione – a cui hanno partecipato, oltre a Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, e Giuseppe Eugenio Minervini, componente del Comitato tecnico faunistico-venatorio regionale, anche i rappresentanti di maggioranza e opposizione del Consiglio Regionale, i rappresentanti del Parco Nazionale dell’Alta Murgia e delle associazioni venatorie, degli agricoltori e delle province – è emersa la necessità di procedere con un intervento organico per arginare il fenomeno e le problematiche connesse alla presenza dei cinghiali e di individuare misure concrete utili a ridurre la densità della popolazione di cinghiali, al fine di arginare i danni che gli stessi provocano alle colture e alle attività agricole in generale, predisponendo, al contempo, azioni di tutela sanitaria e di prevenzione dei rischi per le persone e per l'incolumità degli automobilisti.

Legambiente ha proposto di intervenire immediatamente con gli strumenti legislativi vigenti e di effettuare interventi di prevenzione e di contenimento della popolazione di cinghiale, attraverso catture e altre azioni selettive, che siano però sistematiche in tutto il territorio regionale e continuative nel tempo, con programmi almeno triennali, ed operando in maniera sinergica con i servizi veterinari delle ASL territorialmente competenti, coinvolgendo tutti gli organi individuati dalla legge per fronteggiare il problema contingente.

Infine, è necessario pensare ad una filiera che gestisca la presenza dei cinghiali, controllandone l’eccessiva proliferazione, sviluppando sul territorio condizioni idonee per l’utilizzo virtuoso degli animali catturati che, dopo il controllo veterinario, potranno essere introdotti sul mercato, e incentivando, così, una filiera legale di commercializzazione in grado di aiutare l’economia dei territori». 

 

Ufficio stampa Legambiente Puglia:

Elisabetta Di Zanni 347.6645685