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Di Nardo: capolista al Senato in Puglia e in Basilicata

 

Di Nardo: capolista al Senato in Puglia e in Basilicata 

 

Legambiente Puglia: «Candidatura poco opportuna, da sempre favorevole ai condoni edilizi.

 

I temi ambientali poco presenti nella attuale campagna elettorale. Invitiamo i futuri parlamentari ad aderire al disegno di legge sulla bellezza proposto da Legambiente»

 
politica ambiente

«La candidatura di Aniello Di Nardo come capolista al Senato in Puglia di Rivoluzione Civile ci sembra poco opportuna in virtù della sua ormai conclamata predisposizione ai
condoni edilizi. L’attuale campagna elettorale di certo non conforta sotto il profilo dell’attenzione destinata ai temi ambientali
».

Commenta così Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, la candidatura di Aniello Di Nardo al Senato nella lista di Ingroia in Puglia, condividendo la posizione dei senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.  

Proprio la Puglia rientra fra le regioni maggiormente vessate dal mattone ‘selvaggio’. Stando alla classifica dell’illegalità nel ciclo del cemento del Rapporto Ecomafia 2012, la Puglia è terza con 683 infrazioni accertate (un incremento pari al 20,7%), 1.040 persone denunciate, un arresto e 356 sequestri effettuati. 

Nella top ten delle province italiane per il mattone illegale figurano quelle di Lecce, al quinto posto con 229 infrazioni accertate, 413 persone denunciate e 131 sequestri effettuati, Bari, all’ottavo posto con 165 reati e Foggia, al nono posto con 157 illeciti.  

«Auspichiamo che i candidati parlamentari si impegnino sul tema degli abbattimenti affinché si dia avvio a una nuova stagione, quella dedicata al tema della bellezza – precisa Tarantini – Proprio la bellezza è il perno attorno a cui ruota il disegno di legge proposto dall’associazione del cigno. La bellezza è il fattore decisivo su cui costruire il nostro sviluppo, puntare ad essa è un obiettivo imprescindibile e una chiave fondamentale per capire come il nostro Paese possa ritrovare le idee e la forza per guardare con ottimismo al futuro» 

Il disegno di legge è composto da 10 articoli, che riorganizzano in un sistema unico i provvedimenti legislativi inerenti alla qualità del territorio e definiscono chiaramente il percorso da intraprendere per rimettere al centro la bellezza nelle sue tante declinazioni operative. La bellezza patrimonio del Paese; Tutela e riqualificazione del patrimonio paesaggistico italiano; Tutela del suolo e contenimento del consumo; Bellezza delle opere pubbliche e concorsi di progettazione; Rigenerazione urbana; Contributo per la tutela del suolo e la rigenerazione urbana; Repressione dell’abusivismo edilizio e recupero ambientale delle aree; Dibattito pubblico per l’approvazione delle infrastrutture di interesse nazionale; Bando di idee per la bellezza; Bellezza dei gesti e senso civico. 

Con queste proposte - aggiunge il presidente di Legambiente - si cambia strada in modo inequivocabile: concorsi di progettazione, demolizioni degli abusi, stop al consumo di suolo, investimenti in recupero e cultura, valorizzazione della bellezza e del civismo. Ai partiti e ai candidati chiediamo un impegno vero per far entrare questi temi nella campagna elettorale e nei programmi, per poi trasformarli in una legge nella prossima legislatura”.

 

L’ufficio stampa: 347.6645685