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Dopo il Parco Nazionale dell’Alta Murgia stop alle esercitazioni militari a Torre Veneri (Le)

Legambiente Puglia sostiene la battaglia dell’associazione Lecce Bene Comune

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La natura protetta di Puglia continua ad essere il luogo privilegiato per le esercitazioni militari. Al Parco Nazionale dell’Alta Murgia, scelto per gli scontri a fuoco dell’esercito, si aggiunge Torre Veneri, Sito d’Importanza Comunitaria, che vede sorgere all’interno della propria area un poligono militare.  

«Partendo dal presupposto che, così come già detto per il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, sarebbe opportuno verificare innanzitutto la compatibilità tra la presenza dell’esercito in un’area naturale e la conservazione della sua biodiversità – dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – ritengo sia necessario sospendere le esercitazioni a fuoco che interessano sia l’area naturale di Torre Veneri che lo specchio di mare antistante l’area (anch’esso zona SIC) al fine di prendere in esame regole che tengano conto della specificità e del grande valore ambientale di un'area SIC situata, peraltro, pochi km a sud del Parco Regionale di Rauccio e della Riserva Naturale delle Cesine». 

 

Legambiente, condividendo la posizione dell’Associazione Lecce Bene Comune che proprio sul fronte del poligono di Torre Veneri di Lecce ha intrapreso una seria battaglia, auspica l’avvio di un percorso che riordini le attuali servitù militari che gravano sulle aree protette e nei siti della rete Natura 2000.

 

«Oggi le aree protette – continua Tarantini – rappresentano il cuore delle strategie nazionali e internazionali di conservazione, fungono da rifugi per le specie, preservano i processi ecologici, forniscono gli spazi per l’evoluzione naturale e un futuro miglioramento ambientale. Nei luoghi in cui si salvaguarda la biodiversità non sono più immaginabili poligoni militari in cui si svolgono esercitazioni belliche che devastano il territorio e compromettono inesorabilmente i normali cicli biologici della natura».

 

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