Atti vandalici, rifiuti e stato di incuria nella Riserva naturale “Palude del Conte e Duna Costiera” sito di importanza comunitaria di eccezionale valore
Legambiente: «Preserviamo con un piano di gestione un’area che merita di essere valorizzata»

Isola dei Conigli - Porto Cesareo

Atti vandalici, rifiuti e abbandono nella Riserva naturale “Palude del Conte e Duna Costiera” di Porto Cesareo. Con l’arrivo della stagione estiva e dei numerosi turisti, uno dei siti naturalistici simbolo della riserva, ovvero l’Isola dei Conigli, rischia di essere danneggiata dall’incuria e dalla negligenza di quanti si recano lì per visitarla.

Gruppi di barche, infatti, si recano sull’isola ormeggiando con ancore e carene sul fondale bassissimo di una delle più importanti aree di ripopolamento ittico e Sito di importanza comunitaria, tutelato da norme nazionali e direttive comunitarie, bivaccando ed organizzando feste con falò che espongono ad un elevato rischio la pineta ricca di aghi di pino, secchi ed altamente infiammabili, nonché danneggiando le altre piante presenti sull’isola come le praterie di salicornia.

A ciò si aggiunge l’assenza di controlli su un territorio che, a causa della copiosa affluenza estiva, meriterebbe una maggiore attenzione per scongiurare comportamenti scellerati a danno dell’isola. Da anni, inoltre, si attende una postazione fissa del Corpo Forestale dello Stato che potrebbe essere garantita attraverso la confisca di uno dei 10.000 immobili abusivi da destinare a tale scopo, ma che ad oggi purtroppo ancora non esiste.

Ma le matasse da sbrogliare a Porto Cesareo restano ancora tante, a partire dai provvedimenti da adottare in seguito ai risultati delle analisi di Goletta Verde - che hanno visto indicare in “inquinato” uno dei tratti più belli di costa cesarina, teoricamente interdetto alla balneazione - sino ad arrivare alla realizzazione di una rete fognaria con relativo depuratore, la cui messa in opera è stata garantita dalla Presidenza della Regione ma ancora non attuata.

«L’incuria da parte dell’amministrazione e la disattenzione dei turisti rischiano di compromettere il patrimonio di biodiversità di questa meravigliosa area naturale - dichiarano Antonio Nicoletti responsabile nazionale Aree Protette e Biodiversità di Legambiente e Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia - Pertanto chiediamo all’Amministrazione Comunale di Porto Cesareo e alla Regione Puglia di intervenire urgentemente, a partire dall’adozione del piano di gestione della riserva, che ancora oggi manca, insieme all’attivazione della rete fognaria e del depuratore».

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