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    Goletta dei Laghi 2021

    Goletta dei Laghi 2021

    Il monitoraggio della Goletta dei Laghi di Legambiente sul Lago di Varano  

    Entrambi entro i limiti di legge i due punti monitorati nelle acque del lago di Varano

    Legambiente: “E’ necessario avviare un tavolo di lavoro per la riconversione sostenibile delle attività della mitilicoltura, del turismo e dello sviluppo economico nei laghi garganici

    Qui la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi

     

    Sono stati due i punti monitorati quest’anno dalla Goletta nelle acque del Lago di Varano e sottoposti ad analisi microbiologiche. Tutti e due sono risultati nei limiti di legge. Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva nei laghi.

    È questa in sintesi la fotografia scattata nella tappa pugliese lungo le sponde del Lago di Varano da un team di tecnici e volontari di Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute dei bacini lacustri italiani. I risultati sono stati presentati all’interno di una conferenze stampa a cui hanno partecipato: Ruggero Ronzulli, Presidente di Legambiente Puglia; Michele Di Pumpo, Sindaco di Cagnano Varano e Sara Scirocco, Presidente Pro Loco Cagnano Varano.

    “Abbiamo voluto fortemente realizzare questa tappa di Goletta dei Laghi in Puglia perché per noi è importante continuare a rimarcare l’importanza dei Laghi di Varano e Lesina per il nostro territorio – ha affermato Ruggero Ronzulli, Presidente di Legambiente Puglia -. Ricordiamo come già nel 2018 la nostra associazione aveva fatto un esposto alla Procura di Foggia sul fenomeno dei rifiuti spiaggiati sul Gargano, tra cui spiccavano le calze per la mitilicoltura. Un fenomeno che non si arresta ed è per questo che ci mettiamo a disposizione del territorio e dei comuni interessati per avviare un tavolo di lavoro che metta a confronto le diverse anime interessate, così da iniziare un percorso di riconversione sostenibile della produzione della mitilicoltura, del turismo e dell’economia. Una mitilicoltura sostenibile è possibile e la stanno già sperimentando a Taranto con l’uso di retine biodegradabili. È fondamentale agire subito per ridurre l’impatto delle microplastiche e non trasformare questi meravigliosi laghi in bacini di rifiuti”.

    Per rimarcare questo messaggio, infatti, si è svolta anche una giornata ecologica dedicata alla pulizia della riva del lago, promossa dal Comune di Cagnano Varano e della Pro Loco di Cagnano Varano con la partecipazione delle associazioni del territorio e di cittadini volontari.

    Partner principali della campagna, anche per il 2021, sono il CONOU, Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati, che grazie alla raccolta e rigenerazione di un rifiuto pericoloso ha consentito all’Italia di diventare una realtà di eccellenza in Europa nel settore dell’economia circolare, Novamont, azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals. Media partner il mensile di Legambiente, la Nuova Ecologia.

     

    Anche quest’anno il Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati è main partner della campagna estiva di Legambiente. Attivo dal 1984 anni, il CONOU garantisce la raccolta e l’avvio a riciclo degli oli lubrificanti usati su tutto il territorio nazionale. L’olio usato - che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli - è un rifiuto che deve essere smaltito correttamente: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in acqua inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche. Ma l'olio usato è anche un’importante risorsa perché grazie alla filiera del Consorzio, può essere rigenerato tornando a nuova vita in un’ottica di economia circolare: il 98,8% dell’olio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti. Un dato che fa dell’Italia il Paese leader in Europa. “La difesa dell’ambiente e in particolare del mare e dei laghi rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione”, spiega il Presidente del CONOU, Riccardo Piunti. “Il Consorzio, paradigma di circolarità, dovrà continuare a fornire il massimo contributo possibile verso gli obiettivi di economia circolare, che resta il pilastro fondamentale della battaglia per ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali del Pianeta e quindi contrastare il cambiamento climatico”.

    I DETTAGLI DELLE ANALISI MICROBIOLOGICHE SVOLTE SUL LAGO DI VARANO

     

    Due i punti di campionamento sul lago di Varano risultati entro i limiti alle analisi microbiologiche, uno all'inciso con foce Varano e l'altro presso l'ex Idroscalo militare "Ivo Monti", entrambi ricadenti nel comune di Cagnano Varano (Fg)

    dettaglio analisi cagnano varano

    I prelievi e le analisi di Goletta dei Laghi vengono eseguiti da tecnici e volontari di Legambiente. L'ufficio scientifico dell'associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando laboratori certificati sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli). 

    LEGENDA

    Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente: 

    INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 1000 UFC/100ml

    FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2000 UFC/100ml

     

    È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei nostri laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri. Il monitoraggio delle acque del Lago di Varano è stato eseguito lo scorso  14 luglio.

    I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

    Goletta dei Laghi è anche l’occasione per tornare sul tema delle microplastiche nelle acque interne. In particolare, i  laghi Garda, Trasimeno e Bracciano sono al centro del progetto  Life Blue Lakes che ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi, coinvolgendo partner scientifici, associazioni, autorità competenti e istituzioni.



    Ufficio Stampa Goletta dei Laghi 2021

    Alessandro Tettamanti| +39 348 3156116 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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    Goletta dei Laghi è una campagna di Legambiente

    goletta verde 2021 partner

    Goletta dei Laghi in Molise: un convegno per tracciare le linee guida sul lago di Occhito

    Legambiente per il rilancio del Lago di Occhito in Molise: “Valorizzare in modo integrato, coordinato e sostenibile le risorse del bacino”
    A Macchia Valfortore un convegno per tracciare le linee guida
    La terza tappa di Goletta dei Laghi 2015 ha come protagonista un invaso artificiale dall’ecosistema importantissimo, ma ancora non sufficientemente valorizzato. Alle 17 inizierà un incontro di idee per pianificare l’immediato futuro dell’Occhito

    Goletta dei Laghi 2015

    MACCHIA VALFORTORE (CB), 23 GIUGNO 2015 – Istituzioni, pro loco, rappresentanti dell’accoglienza e della ristorazione molisana, associazioni ambientaliste: oggi pomeriggio l’agriturismo “Horse’s Range” (ore 17) di Macchia Valfortore ospiterà numerosi protagonisti dell’area in cui è inserito l’importante bacino artificiale di Occhito, confine naturale di 10 km tra il Molise e la Puglia. Un convegno il cui titolo (“Il Lago d’Occhito. Risorsa del territorio molisano. Biodiversità e identità territoriale, la via per la sostenibilità e lo sviluppo”) è già sufficientemente evocativo. Il Molise ha tutte le carte in regola per raccogliere la sfida della gestione sostenibile dei siti naturalistici: il lago Occhito si pone certamente come uno degli asset fondamentali di questa strategia. Un invaso per la quasi totalità incluso in un Sito di interesse Comunitario, premiato nel 2011 come “Meraviglia italiana” e prezioso patrimonio di biodiversità. E non solo: la Valle del Fortore, dove si trova il lago Occhito, da ormai 15 anni ospita nuovamente il lupo, già censito in una decina di esemplari .

    L’Occhito rappresenta una risorsa imprescindibile per la regione Molise e la regione Puglia– spiega Sebastiano Venneri, responsabile nazionale Innovazione e Territorio – . La sua valorizzazione passa inevitabilmente per una gestione integrata pianificata, con il coinvolgimento di amministrazioni locali e operatori del settore turistico, con lo scopo di fornire alla zona uno strumento in più di rilancio, sempre in nome della sostenibilità”.

    Tanti i temi che verranno affrontati durante il convegno, ma soprattutto saranno avanzate una serie di proposte, tutte presenti in un documento realizzato nei mesi scorsi dal circolo Legambiente “Eugenio Cirese”(organizzatore dell’evento di oggi insieme a Legambiente Molise Legambiente Puglia). Promuovere l’offerta di attività turistiche ambientali e culturali sostenibili; promuovere l’occupazione dei residenti attraverso l’affidamento in gestione di strutture pubbliche già esistenti e da completare; fornire servizi più sostenibili agli amanti dello sport all’aria aperta (arrampicata sportiva, percorsi ciclo-ippo-pedonali, trekking, equitazione, canottaggio e pesca). In poche parole, valorizzare in modo integrato, coordinato e sostenibile le risorse ambientali, culturali e turistiche legate all’ecosistema del lago.

    C’è poi da sottolineare la necessità, in tempi brevi, di operare un cambio di passo in materia di trasporti. Pur raggiungendo un buon livello di gestione integrata del lago di Occhito, questo rimarrebbe un presidio isolato, qualora continuassero le estreme difficoltà di collegamento tra i maggiori capoluoghi di prossimità (Roma, Napoli, Bari) e i capoluoghi molisani. La mancanza di rete ferroviaria elettrificata rende il raggiungimento della regione troppo difficoltoso. Si richiede, infine, l’inizio di opere di manutenzione della viabilità adiacente al lago,  così da aggiungere un ulteriore strumento per la fruizione del sito naturalistico ed evitare, al contempo, temibili progetti di consumo del suolo.

    Ci troviamo in una zona di grande rilevanza naturalistica – dichiara Giuseppe Faioli di Legambiente Molise– dove la biodiversità è un valore da tutelare con ogni mezzo. In quest’ottica, ci auguriamo che le istituzioni locali accolgano le proposte di Legambiente e delle tante realtà che operano sul territorio, andando a intervenire su quella che finora è stata una scarsa o inesistente gestione integrata e sostenibile del lago di Occhito”.

    Valerio Valeri
    Addetto stampa Goletta di Laghi 2015
    3491999393
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    Goletta Verde "liberazione tartaruga" - Barletta 7 luglio 2013

    Arè torna a casa per il sogno di  un mare finalmente “libero”. Questa mattina a largo di Barletta la liberazione di una tartaruga Caretta Caretta. Legambiente: è un messaggio di speranza per un mare libero per tutti e per fondali non più minacciati da progetti di ricerca di petrolio

     

    liberazione tartarugaÈ stata liberata questa mattina a largo di Barletta Arè (Eraclio nel dialetto locale) la tartaruga “Caretta Caretta”, lunga 55 centimetri, salvata tre mesi fa tra Margherita di Savoia e Barletta e curata presso il Centro Recupero Tartarughe Marine di Legambiente di Manfredonia. Arè è stata liberata a circa mezzo miglio di distanza dal porto di Barletta, dove in questi giorni è ormeggiata la Goletta Verde, la storica campagna di informazione e monitoraggio scientifico di Legambiente a salvaguardia del mare e delle coste italiane. Hanno collaborato alla liberazione la Capitaneria di Porto di Barletta e la Guardia di Finanza reparto aeronavale della Puglia.

    Sono 640 tartarughe le tartarughe recuperate dalla nascita del Centro Recupero Tartarughe Marine di Legambiente di Manfredonia, 78 da gennaio a oggi. Più del 90 per cento di queste erano rimaste intrappolate nella reti usate per la pesca a strascico, tra Margherita di Savoia e Vieste. In 9 casi, invece, i problemi sono stati causati dalla plastica in mare, in uno dal catrame. In cinque casi le tartarughe liberate sono poi state ricatturate dai pescatori. Tre sono morte a seguito di complicazioni. Tutte le tartarughe recuperate dal centro sono inoltre oggetto di uno studio sulla genetica dell’università di Ancona, per valutare i flussi migratori, che analizza il Dna mitocondriale e nucleare.

    La liberazione di Arè è in realtà un messaggio di speranza che Goletta Verde lancia per un mare che sia davvero e finalmente libero per tutti, a partire dai disabili, ma anche e soprattutto per ribadire il proprio sogno di fondali liberi dalla minaccia del petrolio. Anche quest’anno, infatti, la Goletta Verde di Legambiente è in prima linea per difendere il mare italiano da questo assalto che garantirebbe solo ricchi utili per le società petrolifere, senza tener conto non solo dei rischi per il turismo e la pesca in caso di incidente, ma anche del nuovo modo di produrre energia che deve sostituire quanto prima le fonti fossili.

    “Arè è finalmente libera, così come liberi vorremmo i nostri fondali dalle minacce che arrivano dalle società petrolifere – dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia -. Si tratta di progetti folli di ricerca di greggio che ipotecano lo sviluppo futuro della nostra economia, fondata sull’uso sostenibile del mare, sul turismo e sulla pesca. Questa deriva petrolifera nell’adriatico e nel mediterraneo ci preoccupa molto e deve essere assolutamente fermata. Si tratta di una scelta insensata sotto tutti i punti di vista anche quello economico, visto che si stanno cedendo migliaia di kmq di mare alle società petrolifere, in nome di una presunta indipendenza energetica che durerebbe appena 7 settimane, stando ai consumi attuali e alla stima delle riserve accertate sotto il mare italiane. Con la liberazione di questa tartaruga ribadiamo la nostra speranza di un mare “libero”. Non vogliamo ipotecare il nostro futuro mettendo in pericolo ambiente, paesaggio, agricoltura, turismo e salute”.

    Goletta Verde ha deciso di condividere questo momento di liberazione con l’associazione Sportinsieme di Vela Solidale, per ribadire che le istituzioni, di ogni ordine e grado, devono impegnarsi per garantire l’accessibilità al mare e alla spiagge ai disabili, anche perché questo è quello che stabilisce la legge ed è un diritto inalienabile. “Questa associazione – spiega Giuseppe Cilli, presidente del circolo Legambiente di Barletta - ha già fatto molto per la città di Barletta, promuovendo lo sport e la vela per i disabili, anche riadattando diverse imbarcazioni per fare in modo che anche chi è costretto a muoversi in carrozzella possa fruire del mare. Sappiamo che il piccolo pontile che è stato attrezzato per l’accesso alle imbarcazioni da parte delle carrozzelle, sarà rimosso perché non conforme. Ci saranno sicuramente dei buoni motivi per farlo, ma chiediamo all’Autorità portuale del Levante di adoperarsi affinché congiuntamente alla rimozione venga subito concessa l’autorizzazione per l’istallazione di un nuovo pontile, con l’obiettivo di proseguire questa attività e garantire la libera fruizione del mare a tutti”.

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    Goletta Verde 2013 di Legambiente approda in Puglia

    Da sabato 6 a giovedì 11 luglio tante le iniziative a tutela di mare, coste e legalità con tappe a Barletta e Otranto. Legambiente: «L’arrivo di Goletta Verde sarà l’occasione per verificare lo stato di salute dei nostri mari, per conoscere le condizioni dei depuratori pugliesi e per riflettere sulle potenzialità delle aree marine protette»

    sos goletta

    In Puglia da sabato 6 a giovedì 11 luglio, il tour della Goletta Verde visiterà tutte le coste dello Stivale per concludersi a Capalbio (Gr) il 18 agosto. Due mesi di navigazione per mettere sotto la lente di ingrandimento punti critici e problematiche della gestione del mare e delle coste italiane. Gli approfondimenti della Goletta Verde saranno dedicati al tema della depurazione attraverso la presentazione di un dossier e grande attenzione sarà dedicata allo stato di salute dei nostri mari e alle aree marine protette.  

    «Le tappe scelte dalla Goletta Verde - commenta Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia - metteranno sotto i riflettori alcuni dei temi cruciali da approfondire per conoscere lo stato di salute del nostro mare: partendo dall’attuale stato della depurazione in Puglia arriveremo a discutere delle prospettive attraverso le quali tutelare le aree marine protette».

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    Goletta Verde 2014 di Legambiente arriva in Puglia

    Da domani, giovedì 24, fino a lunedì, 4 tappe a Castro, Molfetta, Margherita di Savoia e Manfredonia per parlare dello stato di salute del mare, di turismo, sostenibilità ambientale e Marine Strategy
    Primo appuntamento domani alle ore 18.30 al Castello Aragonese di Castro per la tavola rotonda “Salento, turismo sostenibile e area marina protetta delle grotte”

    Gletta verde

    La Puglia sarà la nona regione toccata dal tour 2014 della Goletta Verde, la storica campagna itinerante di Legambiente, che ogni estate realizza un monitoraggio sullo stato di salute del mare e dei litorali italiani. Per il ventinovesimo anno consecutivo, la storica imbarcazione ambientalista, realizzata anche con il contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio Oli Usati e dei partner tecnici Novamont e Nau!, è tornata a navigare per schierarsi contro i “pirati del mare”. Un viaggio che terminerà il 14 agosto in Friuli Venezia Giulia, dopo 32 tappe da nord a sud della Penisola prelevando e analizzando oltre 200 campioni d’acqua, per dar seguito alle tante battaglie in difesa dell’ecosistema marino e del territorio che Legambiente porta avanti dal 1986, denunciando, informando, coinvolgendo i cittadini con l’auspicio di promuovere esempi positivi all’insegna della sostenibilità ambientale.

    In Puglia, così come durante le altre tappe del tour 2014, la Goletta Verde metterà infatti sotto la lente di ingrandimento punti critici e problematiche della gestione del mare e della costa della regione.

    Un quadro ancora a tinte fosche quello del “mare inquinato” in tutt’Italia, a causa di problemi strutturali del sistema di depurazione, che copre solo il 78,5% della popolazione italiana. Un dato decisamente troppo basso rispetto agli obiettivi europei che, dopo due sentenze di condanna già pervenute, ci è valso nel 2014 l’apertura della terza procedura d’infrazione per il mancato rispetto della direttiva europea del 1991 sul trattamento delle acque reflue urbane. Proprio per questo, il viaggio di Goletta Verde è anticipato da un team di tecnici di Legambiente che conduce un monitoraggio scientifico a caccia dei punti più critici, denunciando le situazioni che mettono maggiormente a rischio le nostre acque, informando la popolazione e sensibilizzando le amministrazioni sul fronte della depurazione. Analisi rese possibili anche grazie alle segnalazioni di cittadini e turisti inviate al servizio SOS Goletta (basta scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o mandare un sms al 346.007.4114).

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