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Il Treno Verde a Barletta: convegno "R-Innovare le città: dalla riqualificazione energetica alla mobilità sostenibile”

In sosta al binario I tronco sino a venerdì 1 aprile
Appuntamento oggi pomeriggio alle ore 17.00 con il convegno "R-Innovare le città: dalla riqualificazione energetica alla mobilità sostenibile”
Domani, invece, alle 11, conferenza stampa di presentazione dei dati emersi dal monitoraggio ambientale effettuato nei tre giorni della campagna Treno Verde 2016

Treno Verde 2016 a Barletta

Rafforzare e replicare le esperienze virtuose messe in atto da quei Comuni che hanno avuto il coraggio di scommettere sulla rigenerazione urbana, sull’efficienza energetica, sul verde urbano, sulla mobilità dolce e sull’edilizia sostenibile per rilanciare la riqualificazione delle città pugliesi, partendo dal protagonismo dei cittadini.

Sono questi i temi del convegno, in programma oggi pomeriggio alle 17, “R-Innovare le città: dalla riqualificazione energetica alla mobilità sostenibile” a cui intervengono Azzurra Pelle, Assessore alle Politiche per il Territorio del Comune di Barletta, Pietro Petruzzelli, Assessore all’Ambiente del Comune di Bari, Beppe Fragasso, Presidente di Ance Bari-Bat, Antonio Stragapede, Centro Fisica Edile, e Mattia Lolli, portavoce del Treno Verde 2016, moderati da Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia.

Ed è l’appello che arriva dal Treno Verde 2016, lo storico convoglio di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, in sosta al binario 1 tronco della stazione centrale di Barletta fino a domani, venerdì 1 aprile, che sta viaggiando in tutta la Penisola per monitorare la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico, ma anche per parlare di smart cities, ecoquartieri, mobilità nuova e stili di vita.

«Per trasformare le nostre città in aree urbane sostenibili a livello ambientale, sociale ed economico - commenta Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – basterebbe mettere insieme tre aspetti fondamentali ovvero mobilità nuova e sostenibile per uscire dalla morsa di traffico e smog, ecoquartieri per rigenerare le periferie, riqualificazione energetica e statica per rilanciare il patrimonio edilizio. I cittadini hanno il diritto di sapere come è stata progetta, costruita e quanto consuma la casa nella quale vivono perché da questo dipende la vivibilità degli edifici, la spesa in bolletta che le famiglie devono sostenere, ma anche molto dell’inquinamento urbano determinato da impianti di riscaldamento che bruciano combustibili fossili per riscaldare adeguatamente queste case groviera».

Se la rigenerazione urbana è tema molto discusso ormai da anni, ed indispensabile per l’obiettivo del contenimento del consumo di suolo, nel concreto si è purtroppo visto molto poco. Per Legambiente occorre quindi che ogni soggetto istituzionale applichi al proprio livello tutte le misure utili ad avviare questo processo. Tale processo non è solo normativo ma deve essere applicato anche nelle priorità politiche ed economiche, a cominciare dalla coerenza dell’uso dei fondi. Come tutte le nuove pratiche innovative della disciplina urbanistica deve potersi sviluppare soprattutto sullo sviluppo e sperimentazione di buone pratiche.

Occorre poi definire gli obiettivi, le finalità ed i contenuti della rigenerazione urbana, affinché sia qualcosa di più di un mero intervento edilizio finalizzato al solo riuso di edifici dismessi o fatiscenti, ma che tenga conto di obiettivi di miglioramento di spazi, delle qualità sociali urbane e di messa in sicurezza della città esistente in un quadro di aumentata efficienza energetica e strutturale e sostenibilità del tessuto esistente.

«Nella realizzazione di nuovi edifici bisogna concentrarsi su quelli “a energia quasi zero”, obiettivo di Horizon 2020, con la sostituzione ove possibile del patrimonio edilizio non monumentale; in tal senso è auspicabile, oltre che la rigenerazione di quest’ultimo, anche la rottamazione degli edifici più energivori. Nei casi in cui non fosse possibile questa sostituzione dovrà essere profuso il massimo impegno, anche a livello di incentivi, in una profonda attività di riqualificazione energetica. Nel nostro territorio siamo impegnati nel diffondere le buone pratiche tra le nostre imprese associate; la maggioranza di esse hanno già costruito interventi in classe energetica A, con alcuni casi di eccellenza in classe A + o realizzazioni rispondenti ai severi requisiti sull’efficienza energetica del protocollo ITACA. I primi dati relativi a questi interventi sono lusinghieri con consumi energetici pari a un quarto rispetto a quelli riferibili ad appartamenti realizzati con tecniche tradizionali» spiega Beppe Fragasso, Presidente di Ance Bari-Bat.

Intanto continuano gli appuntamenti con il Treno Verde 2016: domani alle 11 si terrà la conferenza stampa di presentazione dei dati emersi dal monitoraggio ambientale effettuato nei tre giorni della campagna Treno Verde 2016 a cui parteciperanno Stefano Ciafani, direttore nazionale di Legambiente, Pasquale Cascella, sindaco del Comune di Barletta, Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, Giuseppe Cilli, presidente del Circolo Legambiente di Barletta, e Ignazio Di Mauro direttore dello Spesal Asl Bat.

A bordo del Treno Verde la mostra itinerante resta aperta dalle 9.00 alle 13.00 per le classi prenotate e dalle 16.00 alle 19.00 per il pubblico.

 

 

Ufficio stampa Treno Verde 
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